Emilio Vedova (1919 - 2006)

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Emilio Vedova (1919 - 2006) è stato un pittore del XX secolo. Nasce a Venezia nel 1919, ha vissuto e lavorato a Venezia; pittore. Autodidatta, incomincia a disegnare e a dipingere da ragazzo, interpretando in concitati e drammatici tracciati gli spazi architettonici veneziani. La sua tumultuosa e vorace formazione artistica si completa nei soggiorni a Roma e a Firenze, con riferimenti all'espressionismo di Rouault e dei nordici che si riallacciano in termini del tutto originali ai problemi linguistici posti dal primo futurismo, accentuandone il carattere dinamico e le implicazioni violentemente esistenzialie politiche, dalla Fucilazione (1937), agli studi su Tintoretto, al Penitente (1942). Incontra artisti di «Corrente» al Premio Bergamo del 1942, dove espone tre quadri; l'affinità dell'impegno etico e della volontà di rivolta supera la netta differenza delle scelte linguistiche, e Vedova si trasferisce a Milano, dove entra a far parte del gruppo ed espone nel 1943 una serie di disegni alla galleria della Spiga e Corrente, con la presentazione di Duilio Morosini, che ne individua i legami col dinamismo futurista. Il precipitare degli eventi bellici e la repressione fascista contro l'attività cospirativa del gruppo interrompono la mostra. Partecipa attivamente alla lotta partigiana e nel 1946 è tra i firmatari del manifesto Oltre Guernica; partecipa alla fondazione del Fronte nuovo delle arti e, nel 1952, del Gruppo degli otto. Prosegue la sua opera coniugando la costante attenzione sperimentale al rinnovamento del linguaggio artistico con un'accesa partecipazione alle lotte sociali e politiche. Dal 1975 è docente di pittura all'Accademia di belle arti di Venezia.

FONTE: ANNITRENTA

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